Ideale per essere adoperato su caldaie, motori, cancelli elettrici, portoni e tanto altro, il Mini-Dry è un device per DC che offre soluzioni versatili per la smart home
MINI-D è un interruttore smart Wi-Fi a contatto pulito che supporta l’alimentazione in AC o in DC. Può essere utilizzato per controllare motori, porte da garage e altri dispositivi di input a contatto pulito, offrendo controllo remoto, controllo vocale e altre funzioni tramite app eWeLink o Home Assistant. Supporta anche il protocollo Matter, consentendo un’integrazione con dispositivi smart di altri marchi per creare il nostro sistema di automazione domestica. Il Sonoff Mini-D è una soluzione indoor compatibile con gli ecosistemi di Google Home, Amazon Alexa e Apple Home grazie alla funzionalità Matter che ne permette la diretta integrazione e gestione, senza passare dall’app eWeLink. Le minuscole dimensioni, poi, permetto l’installazione su qualsiasi scatola murale senza troppe noie.
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Confezione & Bundle
La confezione del nostro Sonoff Mini-D è la tipica scatola verde acqua dei dispositivi che lavorano su rete Wi-Fi/Matter. In cartoncino, riportante sul fronte il nome del dispositivo, troviamo una immagine del device stilizzato e lateralmente il riferimento alla compatibilità con Alexa, Apple Home e Google Assistant e un po’ di informazioni sul prodotto.
All’interno della confezione troviamo finalmente in nostro Sonoff Mini-D, oltre al manuale di istruzioni con i collegamenti elettrici da effettuare ed il QRCode per la configurazione via Matter.
Specifiche tecniche
Il Sonoff Mini-D è un interruttore smart che misura 41 x 43 x 21.5mm, risultando leggermente più grande del Sonoff R4 Mini Extreme o del ZBMINIR2 Extreme. Realizzato in Policarbonato bianco, ha una range operativo tra i -10°C e i 40°C, lavorando con umidità relativa compresa tra il 5% ed il 95%, ribadendo il suo utilizzo indoor.
Il device possiede due morsettiere, una a 3 terminali ed una 6 terminali. Nella parte inferiore identifichiamo la morsettiera a 6 terminali, sui quali troviamo la doppia alimentazione in AC (N e L) tra i 100V e i 240V con una corrente fino a 0,1A e quella in DC ( DC+ e DC-) tra i 12 V e i 48V con corrente fino a 1A. Chiariamo sin da subito che non è possibile fornire una doppia alimentazione al Mini-D, quindi optando per una, escludiamo l’altra. Troviamo anche i morsetti S1 e S2 ai quali possiamo collegare un pulsante o un interruttore fisico.
La morsettiera più piccola comprende il NO (Normalmente Aperto), il COM (Comune) e il NC (Normalmente Chiuso) che costituiscono i contatti puliti del Mini-D e quindi del relè.
È importante parlare dei carichi che il Mini-D può gestire. Possiamo gestire carichi resistivi in DC a 24V fino a 2 Ampere, mentre se il carico è induttivo o capacitivo possiamo gestire tra i 12V e i 48V sempre in DC, fino a 8 Watt di potenza. Ci appare evidente, pertanto, che il Sonoff Mini-D è un interruttore pensato per gestire carichi che lavorano in corrente continua, escludendo l’utilizzo in corrente alternata.
Il cuore pulsante di questo device è una ESP32, al quale viene affidata sia la connessione Wi-Fi a 2,4GHz che la gestione del relè.
Quest’ultimo è un Fahnar W11-1C2STL, ossia un relè a stato solido che si attiva con un segnale di 5V ed è in grado di gestire tensione a 250V in AC e 5 Ampere, oppure 30V in DC fino a 10 Ampere di corrente.
Quanto riportato sul relè e leggibile dal suo datasheet [LINK] appare nettamente in contrasto con quanto riportato finora nella descrizione e nelle specifiche tecniche del prodotto. La motivazione potrebbe risiedere nella realizzazione delle piste realizzate sul PCB del prodotto, troppo piccole per reggere 5 Ampere di corrente in AC.
Per poter chiudere o aprire il contatto, possiamo adoperare anche il pulsante fisico presente sul device. Questo pulsante, permuto per 5 secondi, permette al Mini-D di entrare in modalità di pairing, configurando il device in Matter o via app.
Al di sotto del pulsante, troviamo il LED di stato blu del dispositivo che ci comunica se il dispositivo è connesso (luce fissa), disconnesso (lampeggia una volta) o se è in modalità di configurazione (due flash brevi e uno lungo).
Collegamenti
Passando ai collegamenti, differiamo quelli di alimentazione del device da quelli di gestione del contatto pulito. Nel caso di alimentazione, possiamo fornire corrente alternata a 230V tramite i morsetti L (Fase) e N (Neutro).
Per l’alimentazione in corrente continua, possiamo fornire tensioni tra i 12V e i 48V, adoperando il morsetto DC+ per il polo positivo e il morsetto DC- per quello negativo, stando attenti a non invertirli per errore.
Per la gestione del contatto pulito abbiamo mostrato come accendere un led rosso, alimentandolo a 12V con un alimentatore da banco, ovviamente ponendo delle resistenze in serie (550 Ω in totale) per evitare al led di rovinarsi. Nel primo caso abbiamo adoperato il morsetto NO (Normalmente Aperto), ipotizzando che inizialmente il circuito non debba permettere il passaggio di tensione, consentendo al led di rimanere spento. Solo dopo aver usato il pulsante, eccitando il relè, chiudiamo il circuito per alimentare il led.
Nel secondo caso abbiamo adoperato il morsetto NC (Normalmente Chiuso), ipotizzando che inizialmente il circuito debba permettere il passaggio di tensione e quindi accendere il led. Solo dopo aver usato il pulsante, eccitando il relè, apriamo il circuito per spegnere il led.
Configurazione
Tralasciando l’integrazione tramite Alexa, ci muoviamo su quella tramite Wi-Fi con app eWeLink, selezionando il pulsante in alto a destra + e scegliendo la voce Scansiona.
Scansioniamo il QRCode posto sul retro del device, ricordandoci di averlo alimentato correttamente.
Seguiamo passo dopo passo la procedura guidata, impostando correttamente le credenziali Wi-Fi e, infine, dando un nome al device.
Una volta che sarà correttamente configurato, possiamo iniziare a gestire il Sonoff Mini-D.
Nelle impostazioni del dispositivo possiamo scegliere se visualizzarlo come interruttore, luce, presa o altro ancora.
Possiamo anche impostare gli aggiornamenti automatici, scegliendo anche gli orari più comodi.
Per quanto riguarda il contatto esterno possiamo scegliere tra ma Modalità impulso (adoperando un pulsante), Modalità Edge (adoperando un interruttore) o Modalità inseguimento.
Non dimentichiamo le impostazioni più classiche, come quelle di LAN Control o le impostazioni di Inching, utile per riportare il relè allo stato iniziale dopo brevissimi intervalli.
Procediamo ad integrare il Mini-D tramite Matter su Home Assistant. Il primo passo da compiere è alimentare il dispositivo, poi da smartphone apriamo l’app di Home Assistant, muoviamoci su Impostazioni -> Dispositivi e servizi e clicchiamo sul pulsante Aggiungi integrazione.
Selezioniamo la voce Aggiungi dispositivo Matter.
Si aprirà la procedura di configurazione che ci chiederà di scansionare il QRCode presente nella manuale di istruzioni.
Attendiamo qualche secondo che la procedura di associazione termini, finché apparirà una schermata simile a questa, dandoci la conferma dell’avvenuta associazione e della creazione delle entità da aggiungere, eventualmente, alla plancia.
Le entità che troviamo sono il pulsante per aprire o chiudere il circuito, il menu a tendina per impostare lo stato del comportamento all’avvio e l’entità responsabile di notificare eventuali aggiornamenti del firmware.