Si sa bene che ormai il vetro temperato sta diventando una meravigliosa moda per rendere ancora più tamarro il nostro caro PC. Quindi, non potevamo non portarvi una recensione sul Corsair 460X!
Il modello di cui parliamo oggi è il Corsair 460X, il modello base della Crystal Series, di cui fanno parte anche il 460X RGB ed il 570X RGB. Come si capisce bene, non è il modello con le ventole RGB, ma questo non preclude una futura installazione, visto che è possibile acquistare in un secondo momento tutto il necessario. Essendo un Mid-Tower, può ospitare schede madri in formato ATX, M-ATX, Mini ITX.
Confezione e materiali
Corsair ha pensato proprio a tutto, imballando a dovere il case, disponendo quasi 10 centimetri di polistirolo a difesa delle parti in vetro temperato, così da resistere egregiamente ad ogni sollecitazione in fase di trasporto.
Per quanto concerne i materiali, oltre al vetro temperato scuro sulla parte laterale e sul pannello frontale che caratterizza prettamente il case, troviamo una solida struttura in acciaio tinto di nero, accompagnato dalle parti in plastica che riguardano prevalentemente i bay per gli HDD, la cover dell’alimentatore e i piedi dello chassis.
Dotazioni
Oltre al solito set di viti e fascette, il case è dotato di 2 ventole, una da 120mm posta sul retro del case, mentre l’altra è da 140mm ed è posta dietro il pannello frontale. Di queste due ventole, solo quella da 140mm è dotata di Led Rosso. Troviamo anche tre comodi filtri antipolvere, uno posto sul fondo del case, davanti alla ventola dell’alimentatore, mentre gli altri due sono magnetici (posti sul top del case, sul fronte dietro il pannello in vetro temperato).
Vanno spese due parole sul comparto viti dei pannelli in vetro temperato: le viti sono toolless, ossia non necessitano dell’uso del cacciavite per essere serrate.
Siccome sono in metallo, la Corsair ha pensato ovviamente di evitare danni accidentali ai vetri che andiamo a fissare, usando degli O-ring in gomma sia sotto la testa della vite, sia dentro il foro presente nel vetro.
Sul top troviamo le porte I/O con 2 porte USB 3.0, i jack per microfono e cuffie, i tasti di accensione e reset.
Sistemi di raffreddamento e dissipazione del calore
Corsair ha studiato l’intera linea per ottimizzare la dissipazione del calore e il flusso d’aria, difatti il Corsair 460X ci fornisce diverse scelte di dissipazione. Partendo dai dissipatori ad aria, la profondità è tale da renderlo un case compatibile con quasi tutti i modelli alti massimo 170mm, mentre la scelta del radiatore è affidata esclusivamente ai gusti dell’utente. Il 460X è studiato per la personalizzazione, infatti l’utente potrà scegliere se installare un sistema AIO con radiatore da 120mm nella parte posteriore del case, oppure installare radiatori da 120mm fino a 280mm nel top ed, infine, radiatori anche da 280mm o 360mm nella parte frontale, sacrificando in questo caso il bay per gli HDD da 3,5”.
Si capisce da qui che il case può potenzialmente ospitare fino a 6 ventole da 120mm ciascuna, oppure 4 ventole da 140mm (2 sul top e 2 sul pannello frontale), più quella da 120mm posta sul retro.
Storage
Il Corsair 460X è pesato per gli utenti che hanno particolari necessità, studiando un sistema per avere 2 HDD da 3,5” appena accanto all’alimentatore e 3 HDD da 2,5” o 3 SSD in un supporto posto dietro la scheda madre. In entrambi i casi, gli alloggi sono rimovibili, quindi l’utente può decidere se tenerli tutti o tenerne solo alcuni.
La Corsair sposa la filosofia del tutto nascosto, tanto che sia i bay da 3,5” che i 3 bay da 2,5” sono celati, il primo da una cover in plastica che estende la coperta della cover PSU, gli altri dal pannello in acciaio che copre il passaggio dei cavi.
Cable Management
Il cablaggio è la parte rognosa del lavoro per alcuni, per altri è una missione. Pertanto, lo spazio tra la paratia e il pannello è tale da consentire un buon cable management, senza incorrere in troppi problemi. Basterà un po’ di pazienza e qualche fascetta per ottenere un buon lavoro sul Corsair 460X.
Difetti
Case perfetti non ne esistono, tantomeno il Corsair 460X non poteva essere esente da difetti. Vogliamo elencarveli:
- La viti toolless: sebbene siano avvitabili semplicemente con le mani, se siete tipi a cui sudano le mani, dovrete aiutarvi con un cacciavite a taglio, ma state attenti a non scheggiare la vernice che salta via come nulla. Meglio aiutarsi con una pezza per ridurre lo sfregamento;
- Il frame frontale su cui vanno fissate le ventole: sembra molto flessibile, quindi state attenti a non danneggiarlo serrando le viti con troppa forza;
- Il pannello frontale: per pulire il filtro posto appena al di sotto, dovrete svitare il pannello, ma massima attenzione, perché svitate anche il vetro del pannello e potrebbe cascare, con conseguente rottura;
- Manca il bay da 5,25”: forse per molti è solo una liberazione, ma per altri non lo sarà. Se dovete masterizzare, avrete bisogno di comprarvi un masterizzatore USB.
Le nostre considerazioni
Iniziamo col dire che all’interno del Corsair 460X è stata montata una scheda madre MSI Z97M con CPU Intel i7 4790K, 16GB di RAM, 3 SSD, 1 HDD da 3,5”, una MSI NVIDIA GTX960 Gaming 2G, un Corsair RM850, un Lepa Acquachanger da 240mm in push-pull, 6 ventole da 120mm, cinque delle quali sono dotate di led rossi.
Il Corsair 460X sostituisce un BitFenix Pandora che surriscaldava troppo le componenti, che adesso respirano parecchio. Inoltre, il vetro temperato da maggiore eleganza al case, migliorando la visibilità delle componenti interne, nonché è progettato per non andare in migliaia di piccoli pezzi se dovesse rompersi accidentalmente. Infine, il vetro ha una maggiore durata nel tempo rispetto alla plastica, la quale tendenzialmente va ingiallendosi e si graffia più facilmente, perciò il prezzo di circa 120-130 euro per questo modello specifico lo rende davvero un ottimo acquisto.